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Come restaurare una vecchia porta in legno - Lormet Steel Design srlLormet Steel Design srl

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Come restaurare una vecchia porta in legno

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Perché può servire restaurare una vecchia porta in legno?

Quando ci si trasferisce, può capitare che una delle porte di casa sia graffiata oppure necessita di una buona rinfrescata; lo stesso può valere per le porte della propria abitazione. In questo modo si riesce ad avere un elemento di buon impatto estetico senza spendere molto e senza dover effettuare una sostituzione degli infissi. Questo accorgimento consente di ottenere l’effetto di dare un aspetto nuovo e fresco alla stanza, valorizzando l’ambiente. Per restaurare una vecchia porta in legno non occorre avere molta preparazione in merito: è sufficiente possedere alcune doti manuali, attenzione e precisione.

 

In che modo puoi restaurare una vecchia porta di legno?

Per restaurare in maniera efficace una porta in legno servono solo pochi strumenti, come un pennello a setole medie, un impregnante a base di cera e carta vetrata spessa e a grana fine. Si possono acquistare presso un qualunque ferramenta, insieme ai sostegni su cui posare la porta per poter intervenire senza rischiare che si muova.

A questo punto si stacca l’infisso, svitando le cerniere (prima quella superiore e poi quella inferiore), e si appoggia in piedi la porta tra due sostegni, in modo da lavorare comodamente.

Si elimina dalla superficie il vecchio strato di vernice, usando, se necessario, uno sverniciatore: in questo caso si applica il prodotto e si lascia ammorbidire la pittura finché non compaiono delle bolle. Quindi si utilizza un raschietto oppure una spatola da pittore per eliminare completamente la vernice.

Se si impiega una sverniciatrice termica, bisogna prestare una maggiore attenzione, così che non compaiano macchie di bruciato. Il legno è un materiale che si caratterizza per il fatto di avere nodi che si contraggono in maniera minore rispetto alla superficie circostante: di conseguenza tendono a sporgere e bisogna usare un cacciavite per fare una leggera pressione e affondarli, così da pareggiare la porta.

Nella maggior parte dei casi per levigare la superficie si impiega invece della carta vetrata a grana spessa: è sufficiente dividere in due parti il foglio, strofinando la superficie della porta lignea con dei movimenti circolari in modo da rimuovere la sporcizia, vernice e residui.

Infine si lava la porta per poi raschiare la superficie con il secondo pezzo di carta vetrata, esercitando una notevole pressione; si procede con movimenti dall’alto verso il basso, continuando fino ad avere una superficie perfettamente liscia. Infine si rimuovono le impurità e la polvere con un phon.

 

Restaurare una porta con l’impregnante

Una volta pulita e pareggiata la superficie lignea della porta da restaurare, si deve applicare l’impregnante usando un pennello: si devono effettuare movimenti alternati, prima dall’alto in basso e poi dal basso in alto, quindi da sinistra a destra e ripetendo l’operazione in senso inverso.

Nel caso che siano presenti delle fessure, bisogna prima riempirle con legno plastico oppure con pasta di legno dello stesso colore dell’essenza di cui è fatta la porta. Il prodotto deve essere lasciato asciugare per un’ora e mezza e si ripete di nuovo l’operazione, lasciando riposare la superficie per tre ore.

A questo punto si stende una mano di fondo e successivamente la vernice lucida oppure opaca del colore preferito, facendo attenzione a procedere nello stesso verso. Si devono applicare tre mani, a cui segue uno strato di cera neutra, per poi levigare la superficie con una levigatrice orbitale, mentre si consiglia l’uso di un modello a delta per gli angoli.

Per restaurare una vecchia porta e avere un effetto estetico veramente particolare e di grande impatto è bene applicare la paraffina sulle venature e sugli angoli dell’infisso prima di stendere la mano di vernice. Una volta che la pittura si è asciugata, bisogna levigare con la carta vetrata i punti dove si è stesa la paraffina: in questo modo il colore naturale del materiale torna alla luce.

Infine si rifinisce il tutto con della cera neutra.

 

Come restaurare una porta antica

Quando si deve restaurare una porta antica in legno bisogna prestare molta più attenzione perché l’infisso ha un valore molto maggiore.

Se la superficie è intatta ma presenta delle bolle, si devono intaccare queste ultime con un taglierino, così da poter applicare della colla nella parte sottostante. Si reinserisce l’impiallacciatura, usando un peso per fare pressione e favorire l’essiccazione della colla.

A questo punto si applicano i pezzi di impiallacciatura mancanti, sagomando gli elementi necessari da un rotolo e incollandoli facendo pressione. Così facendo si ottiene una superficie liscia e priva di bolle e spaccature.

Ora si colorano le parti nuove applicare con aniline, scegliendo un prodotto della stessa sfumatura della porta; una volta che il materiale è asciutto, si leviga la superficie utilizzando carta vetro a grana doppia.

L’operazione serve per eliminare gli scalini e le irregolarità creatasi con l’aggiunta di elementi e materiali; quando la sgrossatura e la carteggiatura sono state portate a termine si rifinisce la superficie a cera oppure attraverso la tecnica della lucidatura a tampone.

 

Restaurare una porta in legno con applicazioni in metallo

Quando si vuole restaurare una vecchia porta in legno è possibile puntare sulla creatività delle soluzioni: ad esempio si possono applicare sulla superficie elementi di metallo che aumentano il valore dell’infisso e sono molto decorativi.

Hai a disposizione due alternative:

  1. una consiste nell’optare per il fai da te
  2. nel secondo caso puoi rivolgerti a un’azienda specializzata nella lavorazione dei metallo oppure nell’impiego di materiali industriali per l’arredo della propria casa.

Il risultato finale è di grande impatto estetico.

Una valida soluzione è rivestire una porta in legno utilizzando numerosi pezzi di lamiera in ottone sottoposti a un trattamento per renderli bruniti.

Per quanto riguarda la maniglia è possibile adottare un elemento acquistato in un negozio di ferramenta o realizzato da soli con le tecniche del bricolage, per un infisso veramente unico e personale.

In alternativa si possono applicare elementi decorativi in ferro o in un altro metallo che soddisfa i propri gusti e che si inseriscono bene nell’ambiente circostante.

Ecco un esempio del nostro ultimo restauro, con piena soddisfazione:

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